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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), III, 8
 
originale
 
[8] Inter haec quaedam mulier per medium theatrum lacrimosa et flebilis atra veste contecta parvulum quendam sinu tolerans decurrit ac pone eam anus alia pannis horridis obsita paribusque maesta fletibus, ramos oleagineos utraeque quatientes, quae circumfusae lectulum, quo peremptorum cadavera contecta fuerant, plangore sublato se lugubriter eiulantes: "Per publicam misericordiam per commune ius humanitatis" aiunt "miseremini indigne caesorum iuvenum nostraeque viduitati ac solitudini de vindicta solacium date. Certe parvuli huius in primis annis destituti fortunis succurrite et de latronis huius sanguine legibus vestris et disciplinae publicae litate." Post haec magistratus qui nutu maior adsurgit et ad populum talia: "De scelere quidem, quod serio vindicandum est, nec ipse qui commisit potest diffiteri; sed una tantum subsiciva sollicitudo nobis relicta est, ut ceteros socios tanti facinoris requiramus. Nec enim veri simile est hominem solitarium tres tam validos evitasse iuvenes. Prohinc tormentis veritas eruenda. Nam et qui comitabatur eum puer clanculo profugit et res ad hoc deducta est ut per quaestionem sceleris sui participes indicet, ut tam dirae factionis funditus formido perematur."
 
traduzione
 
In quel mentre, fra lacrime e gemiti, una donna in gramaglie e con un bambino in braccio, si precipit? in mezzo al teatro, seguita da una vecchia cenciosa, anch'essa piangente. Agitando rami d'ulivo si posero attorno al catafalco, dove giacevano, coperti da un telo i corpi degli uccisi e cominciarono a dare in alte grida e in lugubri lamenti. ?Per la pubblica piet?,? dicevano ?per il comune diritto di umanit?, abbiate piet? di questi giovani ingiustamente uccisi e a noi, vedove e sole, date il conforto della vendetta. Aiutate almeno questa creaturina rimasta orfana in cos? tenera et? e soddisfate le nostre leggi e la pubblica morale con il sangue di questo assassino.? A queste parole il magistrato pi? anziano si lev? in piedi e rivolto al popolo disse: ?Questo crimine, che occorre punire severamente, non pu? essere negato nemmeno da colui che lo commise, tuttavia ci resta soltanto un ultimo punto da chiarire, anche se secondario: cio? i complici di tanto misfatto. Non ? verosimile, infatti che uno, da solo, abbia fatto fuori giovani cos? gagliardi. Quindi dobbiamo scoprire la verit? con la tortura. Infatti lo schiavo che lo accompagnava ? sparito e quindi, non ci resta che costringere l'accusato stesso a rivelarci i suoi complici, perch? sia stroncato alle radici il terrore che semina questa banda di delinquenti.?
 

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